Vi siete mai imbattute in un mega evento di quelli che amiamo tanto, country music e country dance con pista esagerata e un caleidoscopio di colori da far invidia al Carnevale di Rio? Io sì, e proprio a partire da questo ricordo che ho deciso di scrivere qualcosa a proposito delle regole di “bon ton” da seguire nella scelta dell’abbigliamento sulla pista da ballo.
Regole che non valgono solo sulla pista da ballo… anzi, sono da seguire sempre!
Diciamo però che oggi voglio concentrarmi proprio su quella speciale occasione e dispensare qualche consiglio utile e “di stile”, utilizzando un sistema semplice e diretto.
QUESTO SI’, QUESTO NO
Proprio così, ho pensato di fare un elenco per categoria di prodotto che potrà esservi utile, e che potrete consultare, ogni qual volta vi salga qualche dubbio o semplicemente, quando sentiate la necessità di un piccolo remind di stile.
I SI e i NO ci dicono subito dove stiamo sbagliando, perché sbagliamo, e soprattutto come e dove correggere subito il tiro.

IL CORAGGIO DI SAPER DIRE NO.
Approvo a pieno quanto dice Giorgio Armani, saper dire di no.
Sapete quando vi dicono, “a me piace e me lo metto?”, ecco questa è la classica giustificazione che sottende all’idea che ognuno sia liberissimo di andare in giro vestito come gli pare, come più gli piace senza dover dar credito all’altrui giudizio.
Ma davvero deve essere così?
Se parliamo di STILE questo non può essere VERO, non sempre per lo meno.
Lo stile infatti segue delle regole e se è vero che nulla è di fatto pre-stabilito (si può aver stile anche vestendo con colori accesi e combinazioni eccentriche), esso deve pur sempre seguire alcuni dettami, direi sicuramenti quelli dell‘eleganza e della bellezza oggettiva intesa come quella qualità capace di appagare l’animo attraverso i sensi, divenendo oggetto di meritata e degna contemplazione.
LO STILE
Se è vero quindi che lo stile deve rappresentarci, deve comunicare ciò che siamo oltreché rappresentare la nostra essenza, non significa però che dobbiamo uscire dai canoni di armonia e di equilibrio con quelle che sono le nostre forme e, a livello più esteso, da canoni estetici universali.
L’ abito che si indossa non deve per forza essere di moda ma deve rappresentarci e, se scegliamo un abito che ci peggiora, significa che lo stile è molto lontano dal nostro indirizzo! (Maria Giovanna Farina)
“l’apparenza non è interessante perché governata dall’opinione e non dalle idee”
PLATONE
Quindi sapersi dire NO è davvero molto importante quando ci si guarda allo specchio ricordando che non sempre ciò che piace a noi è ciò che va davvero bene per noi.
Vediamo allora quali sono i SI e i NO relativi alle regole di bon ton sulla pista da ballo, partendo dal presupposto che, come dice Giorgio Armani “l’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare”.
Partiamo dai NO e i SI verranno di conseguenza 😉
CAPPELLI
BANDIRE LE BANDIERE
Per prima cosa mi preme questo aspetto: se vogliamo avere classe, evitiamo di indossare cappelli con la bandiera stella e strisce o altri tipi di bandiera” (sudista, texana, ecc)
Credetemi, non c’è bisogno di indossare le bandiere in testa, per la maggior parte dei casi, se non in tutti, rischiate di apparire “pacchiane” e quindi scivolare rovinosamente nel mondo del “kitsch”.
Per me i cappelli con le bandiere stampate, dipinte o applicate sulla tesa sarebbero proprio da BANDIRE dalla vendita.
PIUME E PIUMAGGI
No anche a quelle decorazioni “too much” che a volte sentiamo la voglia irrefrenabile di aggiungere ai nostri cappelli:
- piume di volatili vari e variopinte che scendono a cascata sulla schiena;
- nastrini di pizzo colorati;
- carte da gioco varie inserite sull’headband o dollari arrotolati (questi ultimi lasciamoli alle sceneggiature dei film western o agli uomini).
- aggiungerei “firme varie sul cappello” dei vostri coreografi preferiti. (In questo caso sceglierei un cappello da far firmare e da usare in situazioni più informali, mentre lo lascerei a casa per le occasioni più “in”)
CAPPELLI DECORATI SULLA/SOTTO LA TESA
No ai decori sotto lo sopra la tesa se tali risultano essere troppo colorati, troppo vistosi, troppi o addirittura dipinti a mano con scene di cavalli o paesaggi western style.
Proprio no ragazzi. Non ci siamo con il bon ton.
Per me il cappello dovrebbe essere sempre pulito e essenziale, se proprio non riuscite a farne a meno allora optate per una decorazione semplice, tono su tono. Ricordate? NON DOVETE URLARE, dovete farvi ricordare… cerchiamo però che il ricordo regali una piacevole sensazione e non una nota di disgusto.
Ah! se scegliete un decoro, che sia uno! E non aggiungete altro. La regola è UNA COSA SOLA E UNA SOLTANTO.
TIPOLOGIA DI CAPPELLO
Vi lascio delle foto qui sotto e insieme ripetiamo in coro “QUESTI NON SONO CAPPELLI ADATTI” per un look bon ton sulla pista (e anche fuori dalla pista…)
OUTFIT
EVITIAMO DI TRASFORMARCI IN BANDIERE VIVENTI
Vedo sempre più spesso ballerini travestirsi da AMERICAN FLAG, dalla testa ai piedi!
Attenzione! Non voglio bandire tutti i capi con la bandiera. Se volete indossarne uno, le regole di bon ton da seguire sulla pista da ballo sono: un capo unico, che magari proponga una bandiera stilizzata, piccola, oppure sfumata. Anche la scelta dei colori è importante, scegliamo dei colori tenui o optate per la versione in bianco e nero, più soft.
Vi lascio qualche esempio valido:
Eviterei poi di indossare la bandiera sui pantaloni ma, se proprio non riuscite a resistere, allora potreste optare per uno short di jeans come questo di Miss Me.

FOULARD E FAZZOLETTI
NO, NO e POI NO a vari fazzoletti, foulard, bandiere e pezze varie che scendono dal taschino posteriore o appesi al passante della cintura.

Io non ne ho mai capito il senso, voi si? Comunque, SONO ASSOLUTAMENTE OUT.
LE CAMICIE CON IL LOGO DELLA SCUOLA
Discorso a parte per le maglie/camicie con i loghi delle scuole, dei gruppi, o le t-shirt stampate “fai da te” con frasi e frasette varie.
Capisco che l’appartenenza ad un Gruppo o ad una Scuola sia importante ma credo che sia un tantino esagerato indossare sempre e solo la maglia logata ogni qual volta si vada in qualche serata. L’omologazione è il contrario dell’eleganza stessa, l’opposto dello Stile.
Quindi SI se ci si trova in gara, esibizione, spettacolo e quando richiesto dalla scuola stessa ai fini di una presentazione “sociale”. Sì se state partecipando ad un workshop, ad una lezione.
NO all’indosso in grandi eventi durante le serate di ballo.
LE CINTURE SQUAW CON LE FRANGE
Ho voluto dedicare un paragrafo a questo tipo di indumento, anche se speravo fosse stato da tempo abbandonato, ma così non è. Ne vedo, ahimè, ancora tanti in giro.
Dobbiamo spendere ancora parole oppure abbiamo capito da sole che trasformarsi in POCAHONTAS non significa essere “western style”?

Stessa cosa per le treccine o i codini chiusi dai tubolari squaw. Il rischio (vicino al 100%) è davvero quello di diventare una maschera di carnevale vestita da indiana.
Ah! E mi raccomando, treccine e codini solo se rientrate nella fascia d’età tra i 5 e i 13 anni.

BOOTS
Oggi (per nostra fortuna) lo stivale “texano” è tornato di moda, viene sempre più indossato nel quotidiano e abbinato a diversi outfit.
Esistono due strade a mio parere da seguire.
Se scegliamo uno stivale moderno sarà bene optare per un decoro semplice, con pochi “orpelli” e decori, con una linea classica.
Se invece vogliamo uno stivale dai colori sgargianti e con tanti decori allora scegliamone uno dalle linee e dal sapore vintage. Uno stivale che ricorda le dive country di un tempo: Patsy Cline, Dolly Parton, Loretta lynn… io li adoro letteralmente!
Personalmente non amo gli stivali moderni troppo decorati: rose, pistole, teschi o altre fantasie improbabili, certo è che agli stivali si perdona tutto, o quasi.
Il NO perentorio, se vogliamo seguire le regole sul bon ton, è invece riservato alle punte in ferro che vengono a volte aggiunte agli stivali. Tolgono eleganza e raffinatezza, così come catene e altri pendenti sul retro del tallone.
Stivali con frange? Sì ma attenzione alla scelta, ne esistono davvero diversi in commercio quindi, per non sbagliare resterei sul sobrio, eviterei stivali ricoperti completamente di frange o con varie balze di frange.
Che ne dite di qualcosa così? Tacco alto, short e una t-shirt bianca e sarete perfette!
La mia rubrica per oggi termina qui. Spero di esservi stata utile!
E ricordate, anche per il western style, la regola di bon ton sulla pista da ballo è sempre la stessa:
LESS IS MORE.
A settimana prossima con Silvia Denise per Western Fashion by Women in Country
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